Le nuove droghe

Si tratta di stupefacenti sintetici ad azione euforizzante, stimolante e per alcuni ad azione allucinogena, diffusi sotto forma di compresse o di capsule, in massima parte di fabbricazione clandestina, sempre più raramente di derivazione farmaceutica. Fra di esse le più diffuse sono le sostanze entactogene (come l’ecstasy) che non sono affatto nuove, e che hanno la peculiare caratteristica di favorire la comunicazione interpersonale, una sorta di empatia accompagnata da modificazioni dell’umore. Solitamente esse sono assunte con altre droghe o con l’alcool.

La stima a livello nazionale dei consumatori è di 750.000 – 985.000 giovani – per lo più adolescenti dal 14 ai 20 anni – per ogni settimana, nei soli locali da ballo.

Il contesto di assunzione delle nuove droghe è connotato da:

  • Scarsa informazione da parte dei giovani sul loro grado di tossicità; la diffusa convinzione che si tratti invece di droghe leggere e pulite, che, anche per il modo con cui si presentano, non fanno paura.
  • La possibilità di conciliare l’uso di tali sostanze con uno stile di vita normale ed integrativo.
  • La pervasività del mercato di tali droghe che riesce ad invadere i normali luoghi di incontro e di intrattenimento giovanile.
  • L’alto grado di tossicità ed i guasti che esse producono (è accertato che disattivano i meccanismi di controllo di alcuni importanti processi mentali).

Ciò che più colpisce è il nesso che esiste tra l’uso delle nuove droghe e gli stili di vita giovanili. La cosiddetta “cultura dello sballo”. Il viaggio nella notte del sabato e della domenica compiuto nelle discoteche e sulle autostrade attraverso un’esperienza del tempo basata sull’intensità, sulla velocità, sul tutto e subito, sull’esagerazione. Approfondire il rapporto che esiste tra l’uso dell’ecstasy e gli stili di vita giovanili ci aiuta a capire molte cose degli adolescenti e dei giovani di oggi, ma anche della nostra società. Per esempio il bisogno giovanile di esprimere una disinibita affermazione di se dentro il gruppo; l’importanza del gruppo; l’importanza del riti che cadenzano le serate del ragazzi. L’ecstasy per una notte fa sentire il giovane come un eroe e facilita la ricerca di una esperienza di vita colorata ed a tinte forti. Ha la capacità di alterare la percezione della realtà e di cambiare il significato a persone ed a cose. L’ecstasy e lo sballo sono certamente un fenomeno della nostra società del consumi, ma sono anche l’impropria risposta alla ricerca di uno spazio trasgressivo dentro una normalità monotona, fatta di noia e di indifferenza.

Attenzione, dunque !

Le droghe hanno un volto nuovo, si muovono con leggerezza raggiungendo i giovani nei luoghi della loro vita quotidiana.

Per combattere le nuove droghe la parola fondamentale è prevenzione, prevenzione e poi ancora prevenzione!

Bisogna incidere là dove è tremendamente difficile: relazioni familiari, rapporti sociali, scuole, uso del tempo libero, qualità dell’informazione, sapendo però ascoltare e rispettare il linguaggio giovanile.

Molto può fare l’informazione. Perché troppe volte i ragazzi e le ragazze non sanno cosa c’è dentro quelle pasticche colorate. Ed allora bisogna dirglielo. Trovando il modo giusto e le parole efficaci per conquistare la loro fiducia e simpatia.

C’è una complessità che connota il mondo della tossicodipendenza.

Esso è formato sia da gruppi ad alta emarginazione, sia da persone integrate nel contesto sociale e lavorativo; da extracomunitari illegali; da minori coinvolti nella tossicodipendenza; da minori con genitori tossicodipendenti; da tossicodipendenti che vanno ripetutamente in carcere. Va però sottolineato che il rischio di diventare tossicodipendenti e la tendenza di una evoluzione sfavorevole della tossicodipendenza sono molto maggiori nella situazione di più forte svantaggio sociale.